Dicono di lui che sia il capo d’abbigliamento invernale preferito dalle donne, che custodisca più segreti di uno specchio, che abbia nascosto più povertà che nudità, che poggiato sulle spalle o infilato su un abito modesto faccia la differenza tra l’eleganza e tutto il resto, di chi stiamo parlando? Del cappotto. Se diversi anni fa per il suo utilizzo si temporeggiava sfilandolo dalle grucce le mattine di novembre all’alba di un aria umida e pungente, per riporlo nascondendolo, stipato col pudore di chi avrebbe voluto bruciar le tappe, ora non è più così. Sarà colpa del continuo ripetere “non esistono più le mezze stagioni” e di conseguenza dell’adeguamento psigologico che dai 30° è d’obbligo passare ai 5° che in questi giorni si vedono davvero outfit che della “cipolla” sono ormai solo un lontano ricordo. Quindi se tutti siete d’accordo … largo al cappotto!